Fatto da Yara Burgos

Caro diario: 28/05/1280
Oggi sto scrivendo perché ho sognato con Dante. Non lascia la mia testa da
quando mi sono svegliata. Lui è stato il mio amore proibito. Mi ricordo il giorno
nel quale l’ho visto per prima volta, mi era sembrato un bambino bellissimo, alto
e buono, in quel momento mi era piaciuto tantissimo. Sono molto triste perché
mi sono dimenticata o tantissime cose di lui, perché dopo quel bell ́incontro non
l’ho visto mai.
La sua storia mi fa sentire molto le sue emozioni, sua madre muore quando
Dante aveva cinque e sei anni, era molto piccolino. E suo padre era un guelfi
bianco.
Io mi ricordo che lui era molto interessato alla cultura Latina e oltre.
La cosa che più mi fa stare male è che si era sposato con un’altra donna e non
con me. Ma capisco che è stato per una questione di classi diverse, e anche
perché in quella epoca era molto difficile scegliere con chi una voleva sposarsi.
Ma io lo ricorderò sempre come il mio amore impossibile.
Un giorno ho sentito che Dante aveva scritto un libro. Era molto felice con
questa notizia, e lo ho cominciato a leggere. È stata una ópera affascinante. È
una delle mie preferite. Ha scene incredibili. È uno scritto perfetto.
Dante sempre è stato un uomo molto misterioso e originale. Lui ha avuto
tantissimi problemi politici con Firenze perché lo avevano accusato di essere un
corrotto criminale, ma lui ha preferito continuare in esilio. Quando io avevo
scoperto questo mi sono sentita molto male e arrabbiata. Lui era con i guelfi
bianchi che erano incontro con i gibellini.
Firenze si è sentito male per questa situazione e quando lui è morto gli hanno
costruito una tomba in suo onore. Ma purtroppo non è mai tornato a Firenze e
ora riposa a Ravenna.
La sua morte mi ha fatto provare i sentimenti più tristi che non avevo mai avuto
in tutta la mia vita. Ma lo ricorderó tutta la vita come lo ho visto la prima volta
nel nostro incontro. Si troverà per sempre nel mio cuore come l’amore della mia
vita.
Beatrice.